Poter usufruire delle agevolazioni fiscali prima casa è certamente un grande vantaggio per coloro che vogliono acquistare un’abitazione: basti dire che su un’immobile del valore catastale di circa 150 mila euro, quindi un valore medio che può interessare una buona fetta delle transazioni immobiliari più comuni, il risparmio in termini di tasse e imposte potrebbe avere un valore pari o superiore a 10 mila euro. Per questo torniamo sull'argomento, per dare contezza delle novità degli ultimi anni in materia.Torna utile allora ricordare che dal 1 gennaio 2014, per espressa disposizione normativa,(art. 1, comma 1 periodo 2 testo unico imposta di registro, Tariffa parte prima) occorre innanzitutto che il trasferimento abbia ad oggetto case di abitazione non rientranti nelle categorie catastali … [Leggi di più...]
Circolare 2/E del 21 febbraio 2014: Nuova tassazione degli atti di trasferimento onerosi
L’articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, come modificato dall’articolo 26, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, e dall’articolo 1, comma 608, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (c.d. legge di stabilità 2014) introduce, a decorrere dal 1° gennaio 2014, rilevanti novità nel regime impositivo applicabile, ai fini delle imposte indirette, agli atti, a titolo oneroso, traslativi o costitutivi di diritti reali immobiliari. La circolare passa in rassegna le più importanti fattispecie contrattuali che possono verificarsi e la relativa tassazione applicabile. VISUALIZZA LA CIRCOLARE … [Leggi di più...]
Circolare 19/E del 1 marzo 2001: Credito d’imposta prima casa
Questa utile circolare detta i principi generali cui attenersi per il corretto utilizzo del credito di imposta generato dalla sequela acquisto prima casa, rivendita, riacquisto entro l'anno, ai sensi di quanto previsto dall'art. 7 commi 1 e 2, della legge 23 dicembre 1998, n. 448. VISUALIZZA LA CIRCOLARE … [Leggi di più...]
Risoluzione n. 20/E del 14 febbraio 2014: La risoluzione della donazione sconta l’imposta fissa di registro
L'Agenzia delle Entrate torna sui propri passi. Il recentissimo documento di prassi fa giustizia rispetto alla pregressa criticabile risoluzione 14 novembre 2007, n. 329 - con la quale si sosteneva che l’atto di risoluzione del contratto per ‘mutuo consenso’ deve essere assoggettato all'imposta di registro in misura proporzionale - e afferma finalmente a chiare lettere che in caso di risoluzione di contratto di donazione senza corrispettivo è applicabile la imposta fissa di registro (nel nuovo importo pari a 200 euro) e le imposte fisse ipotecarie e catastali. Per leggere il contenuto della risoluzione vedi qui. … [Leggi di più...]